La Moda in UK dopo la Brexit e il Covid-19

BDB Network

Lo scopo di questo articolo è quello di fornire un’analisi del mercato britannico e delle rispettive tendenze a seguito dei due eventi che hanno colpito in modo particolare l’economia britannica, ovvero la Brexit e la pandemia dovuta al Covid-19.

In questo articolo approfondiremo quali sono i danni che si sono verificati a seguito dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea e come questa decisione ha influito sul commercio internazionale, in particolare sulla gestione del settore della moda. 

Ecco il quadro generale che si è verificato con l’avvento della Brexit: il settore della moda si è trovato di fronte ad una chiusura commerciale che si traduce in alta burocrazia nonché in maggiori costi ed oneri daziari per prodotti non di origine UE e UK.

L’Unione Europea è sempre stata il partner principale del Regno Unito. Quest’ultimo, nel 2019, occupava il quarto posto nel mercato italiano di importazione per il settore moda ed accessori. L’industria tessile del Regno Unito esporta fino a 3 miliardi di sterline di tessuti a livello mondiale. Questo tipo di industria è nota anche per tessuti ed accessori di alta qualità appartenenti al settore degli interni oltre a quello di abbigliamento. 

È evidente che la Brexit abbia portato ad una serie di problemi: a questo riguardo è stato pubblicato un articolo sul Financial Times intitolato “I marchi inglesi moriranno”. Questo perché molte delle produzioni britanniche sono costituite da materiali e componenti provenienti dal continente europeo. Ad esempio in UK non sono presenti produttori di zip e nessuno realizza bottoni per jeans. 

Sono stati condotti vari studi sull’argomento, ed è emerso che l’aumento dei costi delle materie prime ha portato a prezzi al dettaglio più elevati, la domanda di produzione interna è diminuita, ed i tempi di consegna sono diventati non prevedibili.
Le aziende hanno mostrato una certa paura, in quanto non sono preparate a questo cambiamento radicale per via della mancanza di risorse finanziarie. Per questo motivo commerciare con l’UE risulta faticoso ed estremamente complesso. 

Per combattere quest’evoluzione, il sostegno del Governo britannico risulta essere di vitale importanza per il settore. Sarà necessario sviluppare nuove competenze e capacità, nonché adottare attrezzature e macchinari innovativi in modo tale da migliorare la qualità e gli standard dei prodotti. 

È opportuno ora approfondire la situazione dei trasporti, i quali giocano un ruolo fondamentale quando si parla di commercio. 

Come già citato in precedenza, la Brexit ha reso più complicati i trasporti internazionali a causa della questione documentale, dei nuovi processi di esportazione ed importazione, e delle nuove regole fiscali. 

Tutte queste nuove regole hanno influito sui tempi di adattamento ai nuovi flussi di entrata ed uscita delle dogane europee e britanniche. 

Vediamo come si è evoluta la tempistica di consegna nel corso degli anni:

  • treno – da 15 giorni nel 2019 a 18 giorni nel 2021;
  • camion – da 3 giorni nel 2019 a 5 giorni nel 2021.

L’aumento dei tempi di consegna ha condotto ad un incremento dei costi, specialmente per quanto riguarda il trasporto via camion, in quanto si è verificata un’enorme difficoltà nel reperire autisti disposti a recarsi nel Regno Unito. 

La maggior parte dei guidatori preferisce effettuare tratte in Europa, e la piccola parte che è disposta ad arrivare fino al Regno Unito richiede pagamenti maggiorati.  

Possiamo infine affermare che l’intesa raggiunta con l’Unione Europea dovrebbe garantire la libera circolazione di beni e servizi per i settori creativi, come ad esempio il lusso e la moda. Tuttavia, i problemi non riguardano solo le merci ma anche le persone come modelle, fotografi e stilisti, in quanto ora devono fornirsi di un visto per ogni Paese Ue che decidono di visitare. Tutto ciò crea ritardi, costi e preparativi onerosi per ogni viaggio in programma. 

Si spera in una ripresa rapida ed effettiva del commercio internazionale britannico, in particolare il settore del fashion e del tessile.

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