
Qual è il vero valore aggiunto di una struttura come BDB?
Fare sviluppo internazionale è un mestiere molto complesso, specialistico e che richiede molto tempo. Quasi sempre il Manager e l’imprenditore hanno difficoltà a farlo in prima persona e per questo motivo risulta essere importante appoggiarsi a dei professionisti. Questo sia dal punto di vista globale che per singole aree geografiche.
Spesso accade che alcune aziende vantano di una presenza molto forte e radicata in mercati storici come la Germania, Inghilterra o gli Stati Uniti, ma al contempo, hanno grandi difficoltà ad operare in paesi ancora in via di sviluppo, per questo servono strutture come BDB.
Quanto si può fare per aiutare le imprese del Sud per emergere nei mercati internazionali?
Il Sud è penalizzato da molteplici fattori ma quello predominante risulta essere la posizione geografica, in quanto il mercato Europeo, che vale il 60% dell’export, è molto lontano.
Ad esempio, per un’azienda siciliana potrebbe essere faticoso arrivare fino in Svizzera o Slovenia per via dei 1500 Km da percorrere; al contrario, un’azienda lombarda è più agevolata per i pochi chilometri che deve impiegare.
Un’altra differenza è quella relativa alla logistica riferita all’esportazione: i porti e le infrastrutture sono meno sviluppate al Sud, spesso il costo del denaro è più alto e da un punto di vista dimensionale, l’ecosistema finanziario è debole, quindi tutti questi svantaggi fanno si che le aziende del Sud hanno maggior bisogno di supporti professionali per cominciare ad esportare e crescere all’est.
Come cambia il mercato internazionale in un periodo come quello che stiamo affrontando adesso?
Con il crollo dell’economia Europea, il mercato internazionale è diventato sempre più rilevante in quest’ultimo anno. Sicuramente le esportazioni sono sopravvissute a questo periodo così tragico, difatti il settore del food 2020 è cresciuto rispetto al 2019.
In più, la Cina risulta essere il più grande corriere al mondo, questo anche perché ha ridotto in maniera importante i viaggi all’estero ed il consumatore cinese, che era abituato a comprare beni e servizi durante i suoi viaggi al di fuori del paese, adesso è propenso a comprarli in Cina. Per questo motivo, il paese cinese è in una fase di boom.
Un altro paese in ripresa sono senza dubbio gli Stati Uniti, dai quali ci aspettiamo una ripartenza velocissima visto che c’è una grande propensione al consumo, infatti i ristori americani solo negli ultimi mesi valgono due trilioni di dollari.
Per concludere possiamo dire che crediamo nella ripartenza degli Stati Uniti, ma crediamo anche nella continua crescita del mercato Cinese.
BDB sta creando una rete sempre più radicata in diverse aree del mondo quanto è importante che questa iniziativa nasca da Manager Italiani che hanno avuto modo di confrontarsi con tante culture e tante realtà?
Per fare Business Development Internazionale c’è bisogno di un concetto importante: il “Trust”. Questo perché si ha a che fare con delle controparti che possono essere distanti migliaia di km e se non c’è l’idea di fiducia, diventa tutto enormemente complicato. L’impresa deve essere composta da professionisti che si conoscono e si stimano. La fiducia è un valore inestimabile.
L’idea di BDB nasce con un incontro amichevole e professionale con Fulvio Italiano, dopo la sua esperienza di presidenza ICE crede che gli altri players nel mondo della consulenza possono vedere in questa iniziativa un’opportunità nuova per offrire ulteriori servizi ai propri clienti?
Assolutamente si, io penso che la presenza di un team di professionisti, che hanno esperienze molto diverse è un grande valore. Lo spirito imprenditoriale di Fulvio Italiano è stato sicuramente il collante di un ecosistema di professionisti in tutto il mondo che per prima cosa hanno il piacere di lavorare insieme e hanno esperienze complementari sia dal punto di vista delle industrie che delle geografie che presiedono.